“In relazione alla battaglia all’inquinamento da Pfas, vorrei innanzitutto ringraziare inquirenti e procura di Vicenza per il grande lavoro che da tempo stanno svolgendo in una vicenda molto complessa come è questa”. A dirlo l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin nel commentare le richieste della procura emerse dall’udienza preliminare di ieri a uno dei tronconi dell’inchiesta.
“Procura a cui abbiamo sempre garantito la massima collaborazione – sottolinea l’assessore -, così come agli inquirenti”.
“A volte si leggono speculazioni politiche sulla vicenda, per questo trovo doveroso ricordare a tutti che la prima denuncia è partita dalla Regione, tramite il suo braccio operativo costituito da Arpav, ancora nel 2013 quando nessuno fino a quel momento aveva parlato di questa grave vicenda”.
“Da allora, poi, abbiamo sempre garantito la massima attenzione al problema – conclude Bottacin, imponendo da subito il filtraggio dell’acqua potabile e fissando i limiti sui Pfas; ed esponendoci, per queste azioni, a ben quarantatré ricorsi con 98 milioni di euro di richieste di risarcimento danni in quanto secondo i ricorrenti ci saremmo sostituiti alla competenza dello Stato, che ad oggi per la verità non ha ancora fissato i limiti nonostante le ripetute promesse”.