“Le esperienze fatte in occasione di eventi emergenziali hanno reso evidente quanto sia importante poter disporre di un canale istituzionalizzato per veicolare informazioni corrette da dare alla popolazione. I social network infatti possono essere utili, ma spesso rischiano di diventare dannosi perché incontrollati”. Lo ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente e protezione civile Gianpaolo Bottacin lanciando il “Progetto Allerta”, che prevede iniziative per la comunicazione di allertamento e di diffusione della conoscenza di protezione civile attraverso i media: emittenti radio-televisive e giornali online. La fase sperimentale sarà testata inizialmente nei territori montani del bellunese, in sinergia con TeleBelluno (emittente che copre integralmente o quasi la provincia), per allargarsi poi a tutto il territorio regionale.
Si tratta di un ulteriore tassello che la Regione ha posto nel sistema di Protezione Civile Veneto, già tra i migliori in Italia, e che può rivelarsi fondamentale nella gestione delle comunicazioni nelle diverse emergenze su tutto il territorio regionale e importante per fornire informazioni in tempo reale alla popolazione sugli scenari di rischio, sulla pianificazione e sulle situazioni di pericolo.
Uno degli aspetti più delicati nel settore della Protezione Civile è proprio quello della comunicazione istituzionale. Per questo la normativa in materia e la cresciuta sensibilità su certi temi puntano su un sempre maggiore e consapevole coinvolgimento della popolazione. “Servono quindi strumenti adeguati per un’informazione corretta da affiancare a quelli che il Veneto ha già attivato e che sono oggetto di interesse da parte di molte altre realtà a livello nazionale e internazionale”.
“La provincia di Belluno è stata scelta per avviare la sperimentazione in quanto presenta tutti gli scenari di rischio ipotizzabili – spiegano i responsabili della direzione competente -: incendi boschivi, rischio sismico, idraulico e geologico, eventi meteo intensi, valanghe e rischio industriale. Il punto di riferimento ovviamente restano i sindaci, che sono la prima autorità di protezione civile”.
Il funzionamento del Progetto Allerta
I sindaci saranno opportunamente formati sull’utilizzo di questo strumento per il quale sarà definita una messaggistica “standard” (per quanto possibile). In caso di emergenze, dopo la validazione delle strutture territoriali, ci sarà la pubblicazione del messaggio scorrevole in sovraimpressione sullo schermo da parte dell’emittente televisiva che lo ripeterà con una tempistica variabile a seconda della gravità degli eventi e la necessità di dare indicazioni operative, raggiungendo così la più ampia fascia di popolazione. A supporto del sistema ci saranno anche gli avvisi che già oggi vengono regolarmente emessi dal sistema regionale per l’allertamento della protezione civile, in base al grado di criticità previsto (verde, gialla, arancione, rossa).
Telebelluno farà da apripista nella sperimentazione di questi avvisi di pubblica utilità, per la capillarità della sua diffusione sul territorio provinciale.
L’obiettivo ad ampio raggio della Regione
L’intenzione della Regione, dopo l’attivazione della sperimentazione con Telebelluno, è di portare avanti il Progetto Allerta estendendolo al maggior numero di media che operano sul territorio regionale. Oltre alla diffusione dei messaggi d’allerta inoltrati dai sindaci sulle emergenze in corso, saranno in prospettiva pubblicati anche i bollettini di allertamento che vengono emessi regolamento dal Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile per avvisare enti competenti e tutti i cittadini sulle possibili criticità meteorologiche in arrivo.