L’assessore Bottacin: “1,3 milioni per la sicurezza di Arzignano, Montecchio Maggiore e Trissino”
Sono partiti nei giorni scorsi i lavori di pulizia e risezionamento di un importante tratto arginale del fiume Guà, nel percorso tra il ponte di Arzignano e il ponte Guà a Montecchio Maggiore, in prossimità delle opere di presa del bacino di laminazione di Montebello Vicentino.
“I lavori, seguiti direttamente dalle nostre strutture regionali – spiega l’assessore alla Difesa del Suolo Gianpaolo Bottacin – rientrano tra quelli previsti nell’ambito di un più ampio intervento da 1,3 milioni di euro avviato durante l’estate nei territori di Trissino, Arzignano e Montecchio Maggiore”.
Si tratta di attività, tuttora in corso, particolarmente significative per la salvaguardia del territorio che riguardano la stabilizzazione di tratti di argine e di difese esistenti del fiume Guà, ma anche le sistemazioni di precise parti dei torrenti Restena (Arzignano) e Arpega (Trissino), quest’ultime da poco completate.
“I lavori, consegnati a luglio, si sono infatti inizialmente concentrati sui due torrenti – chiarisce Bottacin -, per i quali si è proceduto con la pulizia e la risagomatura di sezioni d’alveo per oltre 200 metri a monte dei due ponti. Nella stesse tratte si è provveduto a un esteso taglio di piante su argini e sponde, permettendo quindi il recupero di una adeguata sezione di deflusso”.
Sono state quindi realizzate alcune difese spondali con scogliere in massi ciclopici e tre soglie di fondo per recuperare tratte erose in stato di degrado. E’ poi prevista la realizzazione di un’ulteriore soglia di fondo in massi ciclopici lungo il fiume Guà utile per la stabilizzazione dell’alveo e per proteggere e consolidare un vecchio rivestimento a rischio cedimento.
“L’intervento, avviato nella tratta tra il Ponte di Arzignano e Ponte Guà a Montecchio Maggiore – conclude l’assessore -, è finalizzato a rendere l’argine monitorabile e accessibile ai mezzi di manutenzione in caso di necessità d’intervenire per risolvere emergenze o svolgere lavorazioni ordinarie preventive”. Si procederà perciò con la pulizia per un’estesa arginale di quasi 2 chilometri con il taglio delle piante e del sottobosco e con l’ampliamento della sommità sino a una larghezza minima di 4 metri; la medesima verrà poi stabilizzata affinché sia sempre carrabile dai mezzi addetti alle manutenzioni idrauliche.
In base al cronoprogramma, salvo imprevisti che dovessero insorgere, i lavori si concluderanno entro i primi mesi del 2019.