La percezione comune considera la combustione domestica della legna una pratica tradizionale, quasi naturale, quindi innocua per la salute. Le evidenze scientifiche mostrano però un quadro molto diverso: le emissioni di polveri fini e composti tossici dei piccoli apparecchi a legna (caminetti, stufe, inserti) sono molto rilevanti, in molte zone questa è la principale sorgente inquinante per l’aria che si respira.
Gli studi condotti da università, centri di ricerca e agenzie ambientali, non solo italiani, parlano chiaro e sono stati confermati anche da misurazioni e indagini
svolte nel Bacino Padano e nelle zone limitrofe: gli apparecchi a legna, anche i più efficienti e meno emissivi, hanno emissioni in atmosfera nettamente superiori a quelle del gas naturale e del gasolio.
Durante la combustione dalla legna si liberano, per unità di energia prodotta, inquinanti in quantità 10-100 volte superiori a quelle degli apparecchi a gas. Solo
le emissioni di ossidi di azoto (che provocano la formazione di biossido di azoto) sono confrontabili fra apparecchi a legna, a gas e a gasolio.
Anche se la legna è meno utilizzata del gas, le alte emissioni specifiche fanno sì che il contributo sia rilevante: in molte regioni italiane più del 90% del PM10 generato dal settore riscaldamento domestico deriva dai piccoli apparecchi a legna.
Brucia bene la legna. Non bruciarti la salute.