Bottacin: “Con questo provvedimento si anticipa l’autonomia”
La conversione in legge del Decreto Semplificazioni introduce un’importante modifica al quadro normativo nazionale in materia di grandi derivazioni idroelettriche. La battaglia, avviata in primis dalle Regioni Veneto e Lombardia e che porterà grandi vantaggi in particolare alle province di Belluno e Sondrio, ora è realtà.
“Una vittoria storica per il territorio, conseguente a una battaglia su cui ho lavorato fin dall’inizio della mia attività politica amministrativa – sottolinea l’assessore Bottacin -: l’avvio di una vera autonomia anche per Belluno che sono certo ora il territorio saprà gestire al meglio”
“Tanto denaro in più che potremo gestire direttamente sul territorio ma soprattutto, e da subito, la possibilità di disporre a costo zero di una parte dell’energia prodotta su tutte le grandi derivazioni, che sarà destinata a servizi pubblici e categorie di utenti dei territori provinciali interessati dalle derivazioni. In soldoni per Belluno milioni di euro ogni anno di energia elettrica”.
“Una vittoria per Belluno – conclude Bottacin -, ma credo per l’intera montagna che da oggi guarda con un sorriso in più i suoi cittadini, che potranno usufruire di una parte importante dei proventi generati dalle centrali idroelettriche per colmare il gap dei maggiori costi generati dal vivere in zone disagiate e contemporaneamente perciò attenuare se non risolvere il problema dello spopolamento, che negli ultimi anni aveva raggiunto picchi esorbitanti”.
“Con questa nuova norma avremo una pioggia di denaro nei nostri territori. Si tratta di una vera e propria anticipazione dell’autonomia in particolare grazie al trasferimento, alla scadenza delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, delle opere, centrali, dighe e impianti, che senza compenso passano in proprietà delle Regioni in stato di regolare funzionamento. “Inoltre i concessionari di grandi derivazioni idroelettriche dovranno anche corrispondere alle Regioni un canone, determinato con legge regionale, e tale canone sarà destinato, come minimo per il 60% alle Province il cui territorio è interessato dalle derivazioni”.
Già da subito, nelle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico, le Regioni possono anche disporre con legge l’obbligo per i concessionari di fornire annualmente e gratuitamente alle medesime 220 kWh per ogni kW di potenza nominale media di concessione, per almeno il 50% destinata a servizi pubblici e categorie di utenti dei territori provinciali interessati dalle derivazioni.