Bottacin: “atti fondamentali ora che si sono modificate le condizioni di rischio”
“Una perimetrazione molto importante per la sicurezza del territorio, un lavoro di dettaglio di oltre due mesi, che ha coinvolto in questa prima fase sette Comuni, ma che proseguirà con le altre realtà coinvolte dal monitoraggio“. A dirlo l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin nell’illustrare oggi a Belluno i piani straordinari di protezione civile con la mappatura di tutte le nuove aree a rischio valanghivo relative ai comuni di Alleghe, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Sovramonte e Zoppè di Cadore.
Dal monitoraggio, predisposto dalla Regione insieme al suo braccio operativo del Centro Valanghe di Arpav, emergono cinquanta aree a rischio valanghivo collegate ai sette comuni: “un’attività che con il presidente Zaia, qui in veste di Commissario – ha sottolineato l’assessore – abbiamo ritenuto prioritaria per dare risposte preventive in un momento molto delicato soprattutto ora che sono venute meno moltissime superfici boscate e quindi che si sono modificate in maniera consistente le condizioni di rischio, dato che gli alberi rappresentavano una garanzia importante anche per limitare possibili valanghe”.
“Voglio ringraziare le amministrazioni locali, soprattutto come in questo caso trattandosi di piccoli comuni con tutti i disagi del caso- ha concluso Bottacin -, che ci hanno supportato in questa attività e che ora dovranno adottare tali piani nei rispettivi consigli comunali ad integrazione dei piani di protezione civile“.