L’assessore Bottacin: “ancora una volta il contributo dei volontari si rivela estremamente prezioso”
I primi raduni per l’esercitazione di Protezione Civile post Vaia nel Feltrino inizieranno giovedì 4 settembre, con i volontari che avranno come punto di ritrovo e base logistica la caserma Zanetelli di Feltre. Da venerdì mattina invece l’inizio vero e proprio delle attività con l’avvio dei diversi cantieri programmati.
“A questa esercitazione prenderanno parte circa quattrocento volontari – spiega l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin -, che opereranno fino a domenica 15 settembre su trentanove cantieri. Oltre ai volontari dell Ana, che nelle scorse settimane hanno effettuato i sopralluoghi per valutare e scegliere gli interventi più rilevanti sulle oltre sessanta segnalazioni inizialmente ricevute, molti volontari saranno garantiti anche dall’Agesci e dai coordinamenti provinciali di Protezione Civile di Belluno, Treviso e Padova”.
I cantieri sui quali le associazioni si attiveranno, e che saranno coordinati dalla Protezione Civile regionale, vedranno coinvolti i comuni di Feltre e Arsiè con sei cantieri ciascuno, Sovramonte con quattro cantieri, Pedavena, Santa Giustina e Seren del Grappa con tre cantieri, Cesiomaggiore, Fonzaso e Lamon con due cantieri, Alano, Quero-Vas e San Gregorio con un cantiere. Saranno inoltre allestiti ulteriori cinque cantieri a Miane in Provincia di Treviso.
“Un’attività che si somma a quella già svolta, tra giugno e luglio, in Agordino, Cadore, Val Zoldana e Comelico per quanto riguarda il Bellunese – spiega Bottacin -, dove sono stati realizzati quasi cento diversi interventi, che hanno visto la partecipazione di un migliaio volontari”.
Tra i vari interventi, da segnalare il riassetto del Parco della Rimembranza in centro a Feltre, dove si procederà all’eliminazione delle ceppaie degli alberi sradicati e alla sistemazione dei viali e delle aree verdi; il ripristino, a Cesiomaggiore, del sentiero naturale della Val Canzoi con allontanamento delle piante schiantate e il recupero dei tratti danneggiati; il ristabilimento, a Pedavena, dei sentieri naturalistici dell’area del monte Avena con allontanamento delle piante schiantate e la sistemazione dei sentieri mediante movimenti terra.
“Da mesi stiamo lavorando pancia a terra con le nostre diverse strutture per un ritorno in tempi celeri alla normalità dopo Vaia – conclude l’assessore -; tutti stanno dando il massimo, ma non posso mancare ancora una volta di sottolineare anche il contributo dei volontari che si rivela sempre estremamente prezioso”.