Qualità dell’aria. Regioni del Bacino Padano alleate nella battaglia.
L’assessore all’Ambiente del Veneto: “pronti a mettere in mora il governo inadempiente sugli accordi sottoscritti”
“Nel giugno 2017 tra le Regioni del Bacino Padano e il governo nazionale fu firmato un importante accordo, in relazione al quale da parte governativa la quasi totalità degli aspetti, a iniziare da quelli economici, continuano ad essere disattesi”. A dirlo l’assessore all’Ambiente, che allora sottoscrisse l’accordo a nome del Veneto, reduce da alcuni incontri svoltisi nei giorni scorsi con i colleghi delle altre regioni interessate per valutare la delicata situazione.
“Anche nel recente incontro di Bergamo, abbiamo inteso proporre al governo di rimodulare tale accordo. Deve essere chiaro che non siamo disponibili a subire eventuali procedure d’infrazione per gli sforamenti di sostanze inquinanti, se non ci viene data la possibilità concreta di porre gli adeguati rimedi”.
“In base a quell’accordo, ad esempio, per ogni euro investito in precise misure collegate alla qualità dell’aria – aggiunge l’assessore – il governo avrebbe dovuto assegnare altrettante risorse alle Regioni da investire in materia. Purtroppo fino a questo momento non abbiamo visto nulla”.
“Noi peraltro continuiamo ad investire: oltre 900 negli ultimi anni. Anche nella Giunta odierna, durante la quale, su mia proposta, è stato deliberato il completo scorrimento della graduatoria di un bando promosso lo scorso agosto e dedicato alla rottamazione delle vecchie auto. Su questa sola partita abbiamo finanziato quindi tutte le richieste pervenute nel 2019 per un totale di euro 2.465.400”.
“Sono importantissime e ingenti le risorse che continuiamo ad impegnare dal nostro bilancio, ma è peraltro evidente che non possiamo fare tutto da soli”.
Proprio sulla base di queste analisi le Regioni del Bacino Padano hanno quindi approvato un documento in cui è inserita la richiesta di istituire un Fondo europeo per l’Ambiente e in cui si sollecita il governo fra l’altro anche ad attuare le misure del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso giugno al «Clean Air Dialogue» che avrebbe dovuto trasferire 400 milioni di euro per anno sul Fondo per l’Ambiente entro sei mesi alle quattro Regioni.
“Tra le altre valutazioni su cui con i colleghi abbiamo trovato pieno accordo – evidenzia l’assessore – c’è anche la necessità di continuare a incentivare la sostituzione di impianti a legna obsoleti, che entro un ragionevole periodo di tempo dovranno essere totalmente eliminati, chiedendo anche in questo caso al governo di adottare misure urgenti di carattere nazionale e l’adeguamento della disciplina in tema di incentivi e detrazioni fiscali, che possano arrivare all’80/90% per la sostituzione di questi impianti, e anche di introdurre requisiti di presentazione ambientale per gli apparecchi nuovi che dovranno essere almeno a quattro stelle, cosa perasltro già promossa in Veneto”.
“Ma nel programma, vista la necessità e l’importanza di procedere con misure strutturali condivise abbiamo inteso anche dare spazio a un sistema di monitoraggio delle percorrenza dei mezzi sul Bacino Padano, con l’introduzione della cosidetta scatola nera, che consentirà di ridurre il numero di chilometri percorsi dalle auto inquinanti”.
“È perciò evidente che, se non ci saranno segnali concreti – conclude l’assessore -, di attenzione alle nostre istanze e rispetto degli accordi già sottoscritti, siamo pronti ad ogni azione legale per mettere in mora il governo inadempiente“.