Emendamento PD per riportare proprietà concessioni idroelettriche in capo allo Stato.
Bottacin: “iniziativa vergognosa e ipocrita”
“Abominevole la proposta che il Pd, in queste ore e sotto traccia, sta cercando di far passare in Parlamento”. Non usa mezzi termini l’assessore alla Difesa del Suolo Gianpaolo Bottacin per descrivere la proposta in discussione alla Camera relativa all’emendamento avanzato nel Salva Italia da Del Rio e altri parlamentari che riapre il tema delle concessioni idroelettriche.
“Il rischio concreto è di martoriare per l’ennesima volta i territori facendo un regalo ai concessionari – spiega l’assessore -. Qui si vuole cancellare la svolta storica, ottenuta nel 2019 su iniziativa dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, con la modifica del decreto legislativo 79 del 1999 e passaggio di opere, centrali, dighe e impianti alle Regioni”.
“Per dare concreta applicazione a quella legge e declinarne gli effetti pratici sul territorio, come Giunta regionale abbiamo già approvato un disegno di legge in materia, che ora è al vaglio del Consiglio e che dovrebbe diventare legge regionale entro la fine di questa legislatura”.
“Con lo scellerato emendamento piddino si vorrebbero invece prorogare di dieci anni le concessioni già scadute agli attuali concessionari e riportare in mano allo stato la proprietà delle centrali, come era fino al 2018, anziché agli enti territoriali come l’attuale normativa invece prevede”.
“Per il welfare territoriale, per le province e i cittadini veneti, significherebbe molti milioni di euro in meno che, ancora una volta, sarebbero lasciati allo stato centrale“.
“Iniziativa vergognosa e ipocrita, soprattutto per talune realtà come il Bellunese – conclude Bottacin -, dove il Pd si riempie la bocca di continue richieste di applicazione della Legge Regionale 25/2014. In un caso come questo, dove tale legge avrebbe massima applicazione, proprio da quel partito viene la richiesta di azzerarne gli effetti”.