Con una nota al ministro bellunese D’Incà, l’assessore con delega alla Specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin ha scritto evidenziando una serie di problematiche collegate al Decreto Ministeriale Salute 70/2015, a cui è inerente anche la questione del punto nascita di Pieve di Cadore.
“Certo di trovare un interlocutore consapevole di quanto si sta parlando – spiega l’assessore – ho scritto al ministro circa la tematica relativa ai punti nascita per i quali, in base ai contenuti del Decreto Ministeriale Salute 70/2015, se ne prevede la chiusura sotto un numero di 500 parti annui”.
“In deroga a tale indicazione, viste le condizioni orograficamente difficili dell’area – sottolinea Bottacin -, la Regione Veneto ha peraltro ritenuto di mantenere attivo il punto nascita dell’ospedale di Pieve di Cadore, sebbene con un numero minore di parti previsti da tale Decreto Ministeriale. Purtroppo, a causa di una programmazione statale errata, in questo momento c’è carenza di personale medico (ne mancano almeno 50.000 in Italia) e non sempre è facile dare riscontro alle richieste del territorio, tant’è che, ad esempio, proprio nel caso concreto del punto nascita di Pieve di Cadore si è dovuto sospendere il servizio a causa di mancanza delle adeguate professionalità”.
“Anche alla luce della esperienza conseguente all’emergenza coronavirus, dove sono emersi più limiti del D.M. Salute 70/2015 e della programmazione sanitaria statale – scrive nella missiva l’assessore -, ritengo perciò opportuno sottolineare l’importanza di tenere conto della specificità montana, che ha necessità diverse e superiori rispetto ad altre aree, e Le chiedo di farsene carico a livello governativo affinché si possano modificare le politiche sanitarie statali tenendo conto di tale specificità”.
“Partendo dalle stesse motivazioni – conclude Bottacin -, ho inoltre chiesto al ministro un interessamento anche con il concessionario della A27 per una rapida conclusione dei lavori in corso, che tanti disagi stanno creando anche ai turisti”.
Punto nascita di Pieve di Cadore. L’assessore Bottacin scrive al governo: “Occorre riforma D.M. Salute 70/2015”