“Abbiamo un centinaio di volontari in campo nel solo Comelico (tra Ana, CNSAS e Agesci), dove è stato aperto nei giorni scorsi il COM, ma altre squadre continuano ad essere operative anche in particolare ad Auronzo di Cadore, a Cibiana e a Lamon, dove oltre a quelli locali sono giunti anche dei volontari dell’Ana di Padova. Stiamo facendo un grande lavoro di squadra insieme all’Esercito e con la collaborazione, in particolare a Cibiana, anche dei mezzi della Provincia Autonoma di Trento. A tutti va il nostro grazie”. A dirlo l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin nel dare l’aggiornamento sui numeri in campo per risolvere la problematica neve che sta attanagliando molti comuni della Provincia di Belluno.
“Insieme alla parte logistica, va peraltro governata anche la parte amministrativa – spiega l’assessore – per questo è importante che, oltre alle organizzazioni di volontariato attivate dalla Regione, da subito anche le amministrazioni locali preparino il conto con le spese ammissibili, sostenute avvalendosi di ditte private per lo sgombero della neve dalle pubbliche vie e dagli spazi di accesso ai servizi essenziali, per lo sgombero della neve dalle coperture degli edifici pubblici, ai fini della loro sicurezza e della pubblica incolumità, nonché le spese di carburante dei mezzi operativi comunali e gli oneri straordinari del personale dipendente impiegato nel contesto emergenziale”.
“Stiamo lavorando, come Regione, a stretto contatto con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile – conclude Bottacin – e abbiamo già pronta la dichiarazione dello Stato di Crisi regionale per la richiesta di quella di Stato di Emergenza nazionale, così da trovare le dovute coperture alle spese degli enti locali per le straordinarie nevicate che stanno mettendo a dura prova le nostre zone in questi giorni. In tal senso parole rassicuranti ci sono giunte anche dal ministro D’Incà, che ha partecipato in videoconferenza agli incontri promossi con il Dipartimento”.