Nell’ambito delle attività correlate al progetto comunitario Italia Slovenia “Crossit Safer”, l’Assessorato alla Protezione Civile della Regione Veneto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova – Dipartimenti di Ingegneria Civile e Ambientale (DICEA), di Ingegneria industriale (DII) e Territorio e Sistemi Agro-Forestali-(TESAF), ha organizzato due conferenze su possibili scenari di emergenze transfrontaliere connesse a rischi naturali, che si svolgeranno lunedì 31 maggio 2021.
“Tale progetto, partito a inizio 2019 e che si concluderà alla fine di quest’anno – spiega l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin – vede coinvolti Enti ed Istituzioni Italiani e Sloveni e nasce dalla consapevolezza che le emergenze, come più in generale le leggi della fisica, non tengono conto dei confini amministrativi ma possono coinvolgere anche realtà diverse”.
Con “Crossit Safer”, si vuole pertanto rafforzare la capacità di cooperazione istituzionale tra le autorità pubbliche e le organizzazioni chiave in materia di Protezione Civile, promuovendo la definizione di soluzioni congiunte da adottare in caso di emergenze e la realizzazione di un protocollo internazionale di cooperazione, che prevede l’armonizzazione delle procedure e delle misure da adottare in ambito emergenziale.
Le conferenze, che saranno aperte dall’assessore Bottacin, avranno come tematica il “Rischio incendi boschivi” (alle ore 10.00) e il “Rischio sismico” (alle 15.00).
Entrambi gli eventi si terranno in modalità da remoto, su piattaforma Zoom previa registrazione ai seguenti link:
rischio incendi
https://forms.gle/Evkd3BvwjCNfhLdK9
rischio sismico
https://forms.gle/HLJmykHKmJqTjAay7
La partecipazione è aperta agli studenti dell’Università di Padova, agli Ordini Professionali, ai Volontari di Protezione Civile e a tutte le figure competenti ed interessate.
“I lavori svilupperanno tematiche multi rischio specifiche del progetto – conclude l’assessore -, illustrando i risultati fin qui raggiunti e con l’occasione mettere a confronto nel sistema Protezione Civile le possibili applicazioni derivate dagli studi universitari ad oggi realizzati”.