L’assessore alla Specificità di Belluno: “piena condivisione. A Belluno la Regione lo fa da anni e ciò ha permesso di salvare i bilanci di Palazzo Piloni”
Anche dal Veneto arriva un completo appoggio alla proposta del presidente nazionale dell’UNCEM che ha chiesto di inserire nel DL concorrenza la specifica che quando si faranno le gare per le concessioni delle grandi derivazione idroelettriche siano anche determinate le dovute compensazione ambientali e territoriali, ma pure finanziarie, da destinare ai territori dei comuni interessati dalla presenza delle opere e della derivazione.
“Condivido e sostengo appieno la proposta del presidente dell’UNCEM – dichiara l’assessore regionale all’Ambiente che ha anche la delega alla Specificità di Belluno – laddove sostiene che una parte dei canoni devono rimanere sui territori in cui vi è la presenza di impianti idroelettrici. Un’iniziativa di buon senso che per il vero noi in Veneto, e in particolare in provincia di Belluno, applichiamo da anni”.
“In attuazione della Legge Regionale 25/14, dedicata proprio alla specificità della Provincia di Belluno – conclude l’assessore -, Palazzo Piloni incassa infatti il 100% dei canoni già da anni. Una legge, la 25/14, che fra l’altro ha consentito di salvare i bilanci dell’ente Provincia, che diversamente avrebbe dovuto dichiarare il dissesto finanziario a causa degli enormi tagli statali susseguitisi nel tempo e che hanno messo in seria difficoltà altre realtà, come il Verbano Cusio Ossola che non avevano potuto beneficiare di altrettanti aiuti regionali”.