L’assessore Bottacin: “Dopo lo stop dovuto alla pandemia, un nuovo ciclo di esercitazioni nell’ambito del progetto che tanto successo ha riscosso nelle edizioni precedenti”
Si è svolta oggi la prima riunione operativa della nuova edizione del progetto Scuola Sicura Veneto il format ideato dall’Assessorato regionale alla Protezione Civile e dedicato alle scuole del territorio.
Presso la sede regionale della Protezione Civile si sono infatti incontrati con l’assessore Gianpaolo Bottacin i rappresentanti dei comuni capoluogo delle province del Veneto, che parteciperanno all’ottava edizione del progetto, per definire il calendario e i primi dettagli dell’iniziativa.
“Dopo lo stop dovuto alla pandemia – evidenzia Bottacin –, diamo il via una nuova serie di appuntamenti di un format che tanto successo ha riscosso dal 2016 in poi nelle varie edizioni svoltesi. Per questa ripartenza abbiamo deciso di puntare sulle città capoluogo, successivamente riprenderemo a incontrare, come in passato, anche le scuole dei comuni sparsi nelle varie province”.
“Da più parti mi era stato chiesto di riproporre questo progetto – prosegue l’assessore –, sia tra i molti comuni che avevano nel tempo domandato di poter ospitare l’evento, sia tra quelli in cui era stato svolto con successo, i quali evidenziavano come fosse un peccato non andare avanti, evidente segno del fatto che l’iniziativa fosse molto piaciuta. Proprio per questo, per l’edizione della prossima primavera, abbiamo scelto città e istituti con numeri importanti, così da allargare questa interessante offerta formativa a più alunni possibili”.
Una prima riunione con i dirigenti delle strutture coinvolte, dopo averne condiviso le modalità con l’ufficio scolastico regionale, si è svolta la settimana scorsa; con la fine di febbraio inizieranno invece i sopralluoghi agli edifici per organizzare il tutto al meglio, valutando eventuali aggiustamenti al programma in base alla logistica delle varie sedi.
“La giornata tipo, rinnovata in alcuni punti ma similare al passato – prosegue l’assessore – prevede che le attività esercitative si aprano con una prova di evacuazione durante la quale gli alunni partecipano alle varie fasi previste in questi casi: allarme, avvio procedure, evacuazione propriamente detta e recupero dei feriti da parte dei soccorritori. A seconda delle località si valuterà se dedicare la prova a una simulazione di incendio, terremoto o alluvione”.
Successivamente, sotto la guida tecnica del personale regionale dell’Assessorato e della direzione competente, insieme ai vigili del fuoco, alle forze locali di polizia, ai sanitari, ai gruppi di Protezione Civile si svolgerà un’analisi delle azioni compiute da alunni e insegnanti.“Agli alunni verranno poi presentati i diversi mezzi d’emergenza intervenuti e le loro funzionalità – specifica Bottacin -. In questa fase è anche previsto l’atterraggio dell’elicottero del Suem 118 con la simulazione di un soccorso. La mattinata si va poi a concludere con la consegna di un volumetto dove i ragazzi possono ritrovare le principali regole e i rischi da conoscere e nel quale si dà spazio anche ai riferimenti locali di protezione civile”.
Tra aprile e maggio saranno quindi protagonisti di “Scuola Sicura Veneto” i sette comuni capoluogo del Veneto, che in questa circostanza vedranno coinvolti istituti superiori. Si inizierà, il 14 aprile, con l’Istituto professionale B. Montagna di Vicenza; a seguire, il 19 aprile, il Liceo Scientifico Copernico di Verona; il 21 aprile l’Istituto industriale Luzzati di Venezia; il 26 aprile l’Istituto tecnico chimico Scalcerle di Padova, il 28 aprile il Liceo scientifico Paleocapa di Rovigo; il 3 maggio il Liceo scientifico Da Vinci di Treviso. La tappa conclusiva di questa ottava edizione si svolgerà, il 5 maggio, presso l’Istituto magistrale Renier di Belluno.
“Una proposta semplice, ma con un preciso obiettivo – conclude l’assessore –: promuovere la cultura della sicurezza a iniziare dai giovanissimi, nella convinzione che gli insegnamenti appresi nei primi anni di vita siano quelli che più facilmente i ragazzi ricorderanno anche da adulti. Un investimento anche nella speranza che, tramite proposte come queste, si possa in futuro ulteriormente sensibilizzare l’ingresso nel mondo Protezione Civile di un numero sempre maggiore di persone, magari stimolate proprio dall’aver iniziato così la loro esperienza, con una giornata di gioco apprendimento”.