A Valle di Cadore è stato festeggiato un evento importante: la riapertura della chiesa di San Martino dopo gli importanti lavori che hanno permesso di metterla in sicurezza.
Nel 2017 l’assesore alla Difesa del Suolo fece il primo sopralluogo alle fondamenta della chiesa per verificare il movimento franoso del versante, che era in continua evoluzione e che nemmeno le opere strutturali, fatte nei decenni precedenti per consolidare l’area sulla quale insiste staticamente l’edificio, risultavano sufficienti.
Successivamente, nel 2018, fu riscontrato che il movimento si stava estendendo anche alle zone limitrofe alla chiesa, si decise di ampliare il monitoraggio dell’area e per fare ciò l’assessore portò in Giunta una delibera in aiuto del Comune per sostenere i costi di questa attività.
Il resto è storia, da un lato l’aggravarsi della situazione e la necessità di chiudere la chiesa, dall’altra la scelta di investire una quota dei fondi Vaia destinati all’aumento della resilienza del territorio per riportarla in sicurezza.
Una scelta coraggiosa ma al contempo lungimirante, che ha portato a un grande risultato grazie anche a scelte ingegneristiche azzeccate e alla maestria delle aziende che hanno operato sul sito.
Sicuramente un esempio di intervento che potrà fare storia