Di fronte a un pubblico numeroso e particolarmente attento si è svolto in mattinata un’interessantissimo convegno, organizzato dalla fondazione Angelini, per parlare delle recenti calamità a cui, insieme all’assessore regionale Bottacin, hanno preso parte i professori D’Alpaos, Dalla Fontana e Cavalli dell’Università di Padova.
Nel suo intervento l’assessore Bottacin, coordinatore dell’Unità di Crisi del Veneto, ha ricordato quanto da anni la Regione sta facendo in termini di previsione e prevenzione oltre che di post emergenza.
“Come Regione abbiamo infatti un piano da 3 miliardi di euro, di cui abbiamo già attivato interventi per 870 milioni (bacini di laminazione, ma anche pennelli, scogliere e interventi forestali per fare alcuni esempi) dei quali 108 milioni nella sola provincia di Belluno. Grazie a questi interventi, pur nell’estrema gravità di quanto accaduto nelle scorse settimane, i danni anche se ingentissimi sono stati inferiori a quelli che sarebbero potuti accadere senza i lavori svolti negli ultimi anni. In tal senso basti pensare che nell’alluvione del 2010 c’erano state 32 rotture arginali che in quest’ultima occasione invece non ci sono state”.
“In tutto ciò, ruolo chiave è stato ovviamente svolto pure dall’Unità di Crisi regionale, che ha coordinato anche province prefetture e comuni e che ho avuto l’onore ma soprattutto l’onere di presiedere su delega del Presidente Zaia”.