Avanzo di 33 milioni per la Provincia di Belluno.
L’assessore regionale Bottacin: “prova evidente che la L.R.25/2014 è ampiamente applicata”
“Dall’approvazione del bilancio della Provincia di Belluno, aldilà delle chiacchiere strumentali dei soliti noti, uno dei dati che emerge con assoluta chiarezza è l’ampia applicazione della Legge Regionale 25/2014 sull’autonomia amministrativa”. A dirlo l’assessore regionale con delega alla Specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin.
“Tanti soldi che, per stessa dichiarazione dei vertici provinciali, saranno utilizzati per finanziare importanti interventi sul territorio – sottolinea l’assessore -. Se tutto ciò è possibile lo si deve al fatto che da tempo la Regione ha avviato l’autonomia garantendo ampie risorse all’ente provincia, anche se quest’ultima negli anni scorsi ne aveva dirottato parte per coprire i buchi causati dai gravi tagli statali. Sono infatti i trasferimenti di risorse regionali, che si sono triplicate, ma anche di personale ad aver comunque permesso alla Provincia un’ampia azione amministrativa: basti pensare che tutto ciò che viene ricavato dallo sfruttamento delle acque bellunesi rimane nelle casse della Provincia e non più della Regione; un vero esempio quindi di autonomia applicata”.
“Noi e la Lombardia abbiamo avviato da tempo un percorso per riconoscere la specificità delle province interamente montane di Belluno e Sondrio, ad esempio attribuendo loro il 100% dei canoni idrici, che infatti ora possono muoversi con meno difficoltà e potendo gestire anche importanti partite territoriali. Cosa finora non avvenuta invece in Piemonte, tant’è che la provincia del Verbano Cusio Ossola si trova attualmente in dissesto; anche se il mio auspicio è che il governo insieme anche alla nuova guida regionale uscita dalle elezioni di domenica possa avviare un percorso simile al nostro, che la vecchia compagine amministrativa alla guida del Piemonte non convinta o evidentemente credendo in maniera molto blanda nell’autonomia non aveva sostenuto”.
“Una autonomia amministrativa – conclude Bottacin -, che noi invece vogliamo sempre più forte per Belluno in quelle materie dove può risultare utile, così da rafforzarne l’azione sul territorio e combattere con efficacia battaglie vitali per la sopravvivenza della montagna. Anche per questo abbiamo spinto affinché divenisse legge in Parlamento la norma con cui si prevede che le centrali idroelettriche a fine concessione diventinopubbliche: una svolta epocale che troverà tra i principali beneficiari proprio la Provincia di Belluno”.