Il nuovo Piano Aria (aggiornato nel 2016) rientra tra gli strumenti di pianificazione, programmazione e progettazione predisposti e in fase di attuazione da parte della Regione per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico che era fermo da oltre dieci anni. Il Piano di tutela e risanamento dell’atmosfera, approvato dal Consiglio regionale, è stato il frutto di uno studio approfondito, condiviso con le amministrazioni locali attraverso i tavoli tecnici e il Comitato di indirizzo e sorveglianza ma anche con i cittadini.
LA COMPARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
“Il piano aria – spiega l’assessore Bottacin- è stato condiviso anche con i cittadini grazie alla consultazione pubblica prima della sua approvazione e rappresenta quindi a tutti gli effetti un esercizio di democrazia diretta”.
70 AZIONI PREVISTE PER LIMITARE LE EMISSIONI
Il Piano, così come aggiornato all’esito di una lunga attività di valutazione integrata della qualità dell’aria, contiene una settantina di azioni che mirano a prevenire o limitare la formazione di emissioni da attività umane nei diversi settori coinvolti: agricoltura, ambiente, energia, trasporti e mobilità, logistica ecc. Con riferimento allo stato di attuazione a tutto il 2017 risulta che la maggior parte delle azioni è in corso di svolgimento (il 53%), alcune in fase avanzata, il 25% sono state attuate e un 18% sono in fase di studio.
Tra quelle attuate, buona parte sono collegate ad interventi di riconversione del patrimonio edilizio in funzione del risparmio energetico, altre riferite al miglioramento dei sistemi di trasporto merci. In alcuni di questi casi la disponibilità di risorse dei fondi strutturali (POR FESR 2007 – 2013 e 2014 2010) ha fornito un contributo sostanziale all’attuazione dell’azione. Altre azioni attuate mirano invece al contenimento dell’inquinamento industriale.
L’AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ZONIZZAZIONE: AZIONI SPECIFICHE IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DEI TERRITORI
La redazione del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ha richiesto un lungo lavoro di collaborazione tra la Regione e il Servizio Osservatorio Aria di ARPAV, struttura di riferimento per la conoscenza dello stato regionale della qualità dell’aria, che ha fornito il supporto tecnico-scientifico che ha permesso la definizione degli interventi di risanamento da attuare nei prossimi anni per raggiungere gli standard imposti dalla normativa. Il lavoro ha condotto al puntuale aggiornamento del documento di zonizzazione, che suddivide il territorio regionale in funzione della densità emissiva. Grazie alla zonizzazione è stato possibile fotografare lo stato di qualità dell’aria e le diverse fonti di pressione che influenzano l’inquinamento atmosferico nelle diverse aree della Regione, definendo gli inquinanti più critici e le sorgenti emissive su cui concentrare le misure di risanamento. “È un piano a misura di territorio”, evidenzia l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin. Che chiarisce: “Così come le fonti di emissioni e la conformazione dei territori sono diverse, le azioni contro l’inquinamento, per essere efficaci, devono essere strutturali e mirate, secondo un indirizzo comune e coordinato”. In questo ambito sono stati di fondamentale importanza gli strumenti tecnici in possesso di ARPAV, quali la rete di monitoraggio della qualità dell’aria, l’inventario regionale delle emissioni e la modellistica atmosferica. La valutazione integrata dello stato di qualità dell’aria ha reso possibile la definizione nel documento di piano di azioni di risanamento e di politiche mirate e concertate tra i diversi livelli di amministrazione, oltre alle misure per l’implementazione dell’informazione al pubblico sull’inquinamento atmosferico.
IL TAVOLO TECNICO INTERREGIONALE PERMANENTE DEL BACINO PADANO
Il nuovo Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera è frutto anche di una concertazione interregionale, tra le Regioni del Bacino Padano, che hanno sottoscritto un accordo per l’istituzione di un Tavolo Tecnico Interregionale permanente del bacino padano. Il principale obiettivo del Tavolo è l’individuazione e il perseguimento di misure comuni per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. L’Accordo con le Regioni del Bacino padano e il Ministero dell’Ambiente, in supporto al Piano e ad integrazione dello stesso, prevede l’attuazione di interventi strutturali sia sul sistema dei trasporti che in agricoltura, con l’impiego di risorse regionali e ministeriali, da una parte per incentivare in maniera massiccia la rottamazione delle vecchie auto a benzina e diesel e l’acquisto di autoveicoli più tecnologicamente avanzati a basse emissioni, dall’altra interventi per limitare le emissioni di ammoniaca, precursore del PM10, con sistemi per l’interramento immediato degli effluenti liquidi/copertura vasche. Altro settore protagonista nell’Accordo è la biomassa, largamente impiegata nei caminetti e nelle stufe domestiche. Per limitare in maniera incisiva le emissioni da polveri e benzo(a)pirene la Regione predispone di anno in anno dei bandi per incentivare la sostituzione delle installazione più obsolete, a ridotta efficienza energetica, con nuovi impianti più innovativi dal punto di vista tecnologico, certificati secondo le nuove disposizioni normative. L’Accordo stabilisce infine regole comuni per tutti i territori per affrontare le situazioni emergenziali e per il monitoraggio dei superamenti.
IL PROGETTO EUROPEO LIFE PREPAIR
Per dare completezza alle azioni del Piano e dell’Accordo si è dato corso al Progetto europeo LIFE PREPAIR, in accordo e collaborazione con le altre Regioni del bacino padano, la Valle d’Aosta, il Trentino ed il Friuli, le relative Agenzie per l’ambiente, la Slovenia, un’Agenzia della Lombardia ed una della Lombardia. Le azioni ivi previste, che dureranno alcuni anni, riguardano ancora una volta i settori più direttamente coinvolti nella produzione di emissioni atmosferiche, quali gli impianti termici a biomassa per uso riscaldamento, al risparmi energetico nella realizzazione degli edifici, alle sperimentazioni in agricoltura per ridurre le emissioni di ammoniaca, alla mobilità a ridotte emissioni. In particolare, con riguardo al settore della biomassa, si darà corso alla formazione di progettisti, installatori e manutentori delle biomasse al fine di migliorare presso i tecnici la conoscenza di tali impianti, dei combustibili a base legnosa, delle procedure di installazione e di manutenzione tecnica, perché possano a loro volta fornire informazioni corrette agli utenti.
IL PERCORSO COSTANTE E IL CALO DEI FATTORI INQUINANTI DEL 40 % IN VENETO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI
“Il nostro lavoro per migliorare la qualità dell’aria è un percorso puntuale e coordinato – spiega l’assessore Bottacin – d’altro canto l’attenzione che stiamo mettendo per le problematiche collegate all’inquinamento sono certificate anche dai dati, assolutamente oggettivi, forniti da Arpav, dove si vede un calo costante dei fattori inquinanti in Veneto negli ultimi quindici anni”. Per quanto riguarda la qualità dell’aria in Veneto nell’ultimo decennio i dati della rete di monitoraggio ARPAV mostrano infatti un trend in positivo, con livelli medi di inquinamento in diminuzione e quindi più vicini ai limiti indicati dalla Comunità Europea per quanto riguarda le polveri e il biossido di azoto. “I livelli degli inquinanti negli ultimi dieci anni sono calati del 40% grazie agli interventi messi in campo. Ciò nonostante si registrano ancora troppi sforamenti e la Regione resta attivamente impegnata su questo fronte”, precisa l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin. Tra le tante azioni, la Regione, con i fondi a sua disposizione continua ad investire: dai treni di nuova generazione agli autobus a basso impatto ambientale, agli incentivi per il bike sharing per un valore di 500 mila euro stanziati nel 2017, mentre nello stesso anno quasi un milione è stato assegnato con un bando per la rottamazione di vecchi autoveicoli.
L’IMPORTANZA DELLE BUONE PRATICHE
“È necessario anche un salto di qualità culturale da parte di tutti, diffondendo le buone pratiche. Un piccolo gesto, come abbassare il riscaldamento quando si esce di casa, può aiutare ad affrontare un grande problema”.