“Nell’ambizioso programma di messa in sicurezza del Veneto, a fine marzo è stato approvato in Commissione tecnica decentrata un importante intervento sulla frana di Saviane in comune di Alpago (Belluno), che sarà seguito dal Genio Civile. Si tratta di un progetto da 500.000 euro, con cui si prevede la sistemazione della briglia sulla Valturcana, ai piedi della frana di Saviane, e un repellente sulla confluenza Valturcana-Tesa per formare un’area di deposito di eventuale materiale proveniente dalla frana”. A dirlo l’assessore alla difesa del Suolo Gianpaolo Bottaccio. In attesa di dare il via agli interventi (presumibilmente tra fine 2018 e inizi 2019), la Regione ha reso da subito disponibile parte di un’area per depositare il materiale proveniente dalla frana di Caoẑe, agevolando così la Provincia nell’avvio del piccolo lavoro in somma urgenza previsto sulla frana di sua competenza. “Un secondo progetto da 1.000.000 di euro – dettaglia Bottacin – prevede invece la sistemazione di alcune briglie in località Benedet, per impedire l’eventuale collassamento dell’area a monte della frana Saviane”. Per questo progetto, al momento allo stadio preliminare, sono in corso di affidamento alcuni rilievi aerei con tecnica LIDAR. “Interventi importanti con cui rispondiamo nell’immediato e con soldi veri alle esigenze del territorio – conclude l’assessore – in un quadro complessivo del nostro programma, come più volte ricordato anche dal presidente Zaia, dove puntiamo a meno asfalto e più interventi per la difesa del suolo. Proprio per questo abbiamo focalizzato l’attenzione su opere forse di minor impatto mediatico, ma che stanno contribuendo a far diminuire l’indice di rischio delle zone di montagna e non solo”.