Tra i diversi progetti innovativi presentati dall’assessore Gianpaolo Bottacin un particolare rilievo in tema di Protezione Civile ricopre certamente quello relativo al nuovo sistema informativo a supporto delle attività necessarie a gestire il rischio sismico.
Tale sistema informativo nasce come “costola” del piano che la Giunta regionale ha approvato in attuazione del programma nazionale di soccorso per il rischio sismico. Obiettivo: assicurare il coordinamento e la direzione unitaria dell’intervento di soccorso, anche nazionale, in caso di evento sismico.
Il livello di rischio nei comuni del Veneto
I comuni veneti sono potenzialmente tutti esposti a rischio sismico; quelli con maggior grado di esposizione sono 114.
Il piano d’emergenza sismica
Nel piano sono compresi elementi conoscitivi che riguardano l’inquadramento territoriale e amministrativo, la pericolosità e la vulnerabilità di strutture e infrastrutture del territorio, la presenza di infrastrutture e reti, l’articolazione del sistema regionale di protezione civile e la normativa regionale di riferimento. Nella redazione del piano sono state coinvolte diverse strutture regionali, ma anche enti pubblici e privati, in particolare per la messa a disposizione delle informazioni di specifici settori.
L’organizzazione razionale dei dati
La redazione di documento è stata occasione per mettere a regime in maniera organica una serie di dati informativi, in alcuni casi disomogenei e non strutturati, organizzandoli per le attività del Sistema Regionale di Protezione Civile.
Il database Geografic Information System
Funzionale alla redazione del piano è stata la creazione di un database GIS (Geographic Information System), basato su software open-source, integrato con una serie di procedure informatiche.
Al fine di dare una reale utilizzabilità alle informazioni raccolte ed elaborate, è stato infatti predisposto a cura della Direzione Regionale Protezione Civile e Polizia Locale un sistema informativo territoriale basato su specifico archivio informatico (GIS – Geographic Information System) sperimentale, consultabile anche attraverso un portale webgis reso disponibile alle componenti e alle strutture operative della protezione civile.
Tale archivio GIS, gestito direttamente dalla Direzione Protezione Civile, raccoglie fondamentalmente temi relativi al sistema regionale di protezione civile, sia dal punto di vista dei rischi attesi che delle risorse disponibili sul territorio. In tale archivio confluiscono, per esempio, i dati raccolti attraverso i Piani Comunali di protezione Civile, standardizzati secondo le linee guida approvate dalla Giunta regionale, nonché le ulteriori informazioni avente rilevanza nell’ambito delle attività di protezione civile.
La condivisione dei dati
Il database creato dalla Regione facilita la condivisione dei dati a vantaggio di tutti gli attori del sistema regionale di protezione civile, anche per eventi emergenziali non di natura sismica – come ad es. il rischio idrogeologico – per garantire una miglior efficacia di intervento. Il portale (www.supportopcveneto.it) ha una parte a cui accederanno esclusivamente gli operatori, ma anche una parte con diverse informazioni che potranno essere consultate da chiunque.
L’informatizzazione dei iani comunali
Non ancora tutti i piani comunali di protezione civile sono stati informatizzati e integrati nel nuovo sistema informativo. I dati vengono comunque costantemente aggiornati in modo da assicurare una sempre maggior efficacia e prontezza operativa del sistema di protezione civile.
La collaborazione con L’Istituto di Oceanografica e Geofisica Sperimentale di Trieste
La Regione del Veneto collabora con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste dal 1997 al fine di sviluppare la rete sismometrica regionale, con trasmissione in tempo reale dei dati alla sede del Centro di Ricerche Sismologiche (CRS) dell’OGS alla Protezione Civile regionale , nonché lo studio della sismicità regionale a fini di protezione civile.
La collaborazione è definita da specifiche convenzioni che prevedono diversi ambiti di azione nel campo della sismologia.
Rete sismometrica regionale
L’OGS si occupa della gestione e del mantenimento in efficienza della rete sismometrica regionale, anche conducendo i siti dove sono installate le stazioni sismometriche.
Allertamento
L’OGS garantisce l’elaborazione e la trasmissione automatica in tempo reale dei dati parametrici dei terremoti di interesse per la Regione; si occupa di sorveglianza, allerta, reperibilità, pronto intervento e supporto scientifico nel caso di evento sismico rilevante; gestisce ed aggiorna in tempo reale il sistema informatico di accesso all’informazione sismologica a supporto di CoREm e C.F.D. regionali.
Studio e ricerca
L’OGS effettua studi sismologici relativi alle caratteristiche sismotettoniche della regione ed alle modalità di generazione e propagazione delle onde sismiche; si occupa del monitoraggio strutturale in tempo reale di edifici strategici rilevanti; collabora con la Regione per mettere a punto sistemi e procedure per una prima valutazione speditiva degli effetti del sisma sul territorio, utili ad orientare le attività di protezione civile nelle prime ore dell’emergenza.
Collaborazioni : la partecipazione al progetto europeo “Armonia”
L’OGS da supporto sismologico alla redazione di piani operativi di protezione civile a livello regionale e comunale; la sua attività in ambito di protezione civile è svolta in armonizzazione ed integrazione con altri progetti di ricerca svolti dalla stessa OGS nell’area veneta.
Nell’ambito della collaborazione con l’OGS, per migliorare l’efficacia del sistema di protezione civile in caso di terremoto, la Protezione Civile del Veneto partecipa al progetto europeo “ARMONIA – Rete di monitoraggio accelerometrico in tempo reale di siti ed edifici in Italia ed in Austria” finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale all’interno del programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020.
Il progetto mira a stringere la collaborazione tra gli istituti di protezione civile per la prevenzione del rischio che operano nell’area transfrontaliera. Una stretta collaborazione transfrontaliera fra le istituzioni da anni coinvolte nel monitoraggio sismico e nella gestione delle reti ai fini di protezione civile è cruciale soprattutto in situazioni di emergenza in ambito di protezione civile dopo un forte evento sismico. In particolare, in zone di confine, è fondamentale applicare piani omogenei e standard condivisi di modo da poter immediatamente intervenire durante una crisi sismica, mitigando il rischio per la popolazione.
L’uso di procedure comuni per l’analisi dei dati e l’utilizzo di strumenti per la visualizzazione di informazioni provenienti dal territorio nelle sale di emergenza permette infatti di accelerare notevolmente le operazioni di soccorso subito dopo l’avvenimento di un evento catastrofico.
Anche l’utilizzo di un linguaggio comune per ricevere e dare informazioni alla popolazione diventa fondamentale, proprio per questo con il progetto Armonia si vuole sviluppare un modello di monitoraggio innovativo che generi una nuova consapevolezza riguardo al rischio naturale e alle azioni di mitigazione per le protezioni civili, garantendo una gestione omogenea e standardizzata dei rischi. La standardizzazione dei modelli e dei linguaggi aiuterà l’organizzazione delle istituzioni in caso di emergenza, garantendo così una maggior sicurezza dei cittadini.
Nel corso dei trenta mesi di progetto verranno sviluppati strumenti di analisi, come mappe tematiche in tempo reale per le sale operative, in modo da fornire agli operatori un’immediata valutazione della distribuzione del danno. Il progetto prevede inoltre attività di formazione ed esercitazioni congiunte dei volontari della protezione civile e dei cittadini per favorire ulteriormente la coordinazione degli interventi transfrontalieri.
I partner del progetto Armonia sono: Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale – OGS, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste, Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Direzione Protezione Civile e Polizia Locale della Regione del Veneto, Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG), Universität Innsbruck.
I partner associati del progetto sono: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, Agenzia per la Protezione Civile – Provincia autonoma di Bolzano, Ufficio Geologia e Prove Materiali – Provincia Autonoma di Bolzano.
Documento fondamentale della pianificazione di protezione civile, in ottemperanza a quanto previsto dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2014, è costituito dal Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico, con il quale vengono raccolte le informazioni relative all’organizzazione regionale di protezione civile e agli elementi conoscitivi del territorio regionale, essenziali al fine di garantire una maggior efficienza e coordinamento nelle attività di soccorso a seguito di un evento sismico di rilevante intensità.
La prima risposta ad eventi emergenziali deve essere garantita dai sistemi locali di protezione civile, a meno di eventi catastrofici che ne annullino la prima capacità di reazione. A supporto ed integrazione della risposta locale potranno essere attivati ulteriori livelli di coordinamento, fino a quello nazionale, in funzione dell’intensità e dell’estensione dell’evento.
Il Programma, mediante l’adozione di indirizzi nazionali, si pone l’obiettivo di favorire l’azione di supporto e di soccorso dei diversi livelli territoriali interessati, attraverso la definizione delle pianificazioni di emergenza, presupposto indispensabile per assicurare il concorso operativo in emergenza del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e delle altre componenti e strutture operative.
Grande importanza assume la raccolta e la disponibilità di dati conoscitivi relativi agli aspetti organizzativi, infrastrutturali e strutturali delle singole realtà territoriali, tanto che l’allegato 2 della Direttiva indica la struttura dei documenti informativi che le Regioni e le Province Autonome sono chiamate a fornire al Dipartimento Nazionale.
Sulla base di tale Direttiva e delle ulteriori indicazioni pervenute da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, la Direzione Regionale Protezione Civile e Polizia Locale, grazie alla disponibilità delle numerose direzioni e strutture regionali competenti per singola materia, ha raccolto ed elaborato una prima versione del documento informativo richiesto alla Regione.
La vastità e complessità del tema, così come la dinamica variabilità di alcuni elementi esaminati, comporta la costante necessità di procedere alla continua integrazione ed aggiornamento del Programma affinchè rispecchi, sempre meglio, la reale organizzazione territoriale.
Il documento che è stato approvato con deliberazione della giunta regionale n. 1753 del 7 novembre 2017 , redatto su supporto digitale, rappresenta una prima risposta a quanto richiesto dalla Direttiva .
Il documento approvato costituisce anche una base fondamentale per le attività di previsione, prevenzione e soccorso da parte della stessa amministrazione regionale e degli Enti Locali, in quanto il set informativo predisposto risulta assolutamente necessario anche per il coordinamento dei soccorsi a livello regionale e locale costituendo di fatto una parte integrante del piano regionale di protezione civile.
Le esercitazioni
Inoltre, come anche previsto dalla citata Direttiva, al fine di migliorare la resilienza ad eventi sismici il documento costituisce lo spunto per l’avvio di opportuni percorsi formativi ed esercitativi rivolti al personale chiamato a concorrere alla predisposizione ed all’attuazione della pianificazione di emergenza di protezione civile.
In particolare va ricordata l’esercitazione del 10 giugno 2018 con la quale sono state verificate le procedure di attivazione della colonna mobile regionale per il soccorso alla popolazione in caso di evento sismico.
A tale esercitazione hanno partecipato le strutture regionali e provinciali della protezione civile del Veneto oltre a circa duecento volontari appartenenti alle organizzazioni di volontariato di protezione civile del Veneto.