Tornano a ripopolare le acque del fiume Sile alcuni pesci che erano spariti per diverse cause ambientali e antropiche, favoriti anche dalle azioni di contenimento delle specie alloctone invasive, come il gambero rosso della Louisiana, il siluro e la testuggine americana.
Questo è uno dei molti risultati del Progetto LIFE 14/NAT/IT/000809, denominato “SilIFFE” (realizzato con il contributo dello strumento finanziario Life dell’ Unione europea) a cui partecipano il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, la Regione del Veneto – Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi, la Provincia di Treviso – Settore Caccia e Pesca, la società di ricerca ambientale Bioprogramm, con l’obiettivo di recuperare e rafforzare tutta la rete ecologica del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa.
Tra il 2016 e il 2018 sono stati reintrodotti ogni anno 20.000 esemplari di trota marmorata e 6.000 di temolo adriatico, mentre sono stati catturati oltre 9.000 gamberi della specie aliena Procambarus clarkii, 155 tartarughe, e oltre 1.200 siluri, specie che per ora risulta confinata alla parte inferiore del Sile, del fiume Musestre e dello scolo Serva.
Il progetto in tre anni ha portato ad un miglioramento delle relazioni tra agricoltura, abitanti e conservazione della natura, fornendo gli strumenti per aumentare la consapevolezza del valore delle aree naturali, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socio-economico.
Serve un atteggiamento consapevole da parte di pescatori e pet-shop affinché continui il monitoraggio e il contenimento delle specie alloctone invasive.
A calendario due appuntamenti a scopo informativo e formativo: il 2 ottobre alle 17.30 presso la Provincia di Treviso e il secondo a fine mese presso la sede del Parco Sile a Treviso.