Alle ore 17,30 di oggi il Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, ha firmato la richiesta di mobilitazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, “in considerazione delle previsioni elaborate dai modelli meteorologici ed idraulici che ipotizzano scenari riferibili agli eventi di piena del 1966”, preso altresì atto “di aver attivato tutte le forze in campo disponibili”.
Considerata “l’eccezionalità della situazione, per la quale possono manifestarsi eventi con intensità tale da compromettere la vita, l’integrità fisica o beni di primaria importanza”, il Presidente della Regione chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, di attivare la prevista procedura di mobilitazione nazionale.
Nel frattempo sono quasi 16 mila i volontari potenzialmente mobilitabili dalla Protezione civile regionale che, con l’Unità di crisi istituita ieri dal Presidente Zaia e coordinata dall’Assessore Gianpaolo Bottacin, sta affrontando l’emergenza maltempo sul Veneto.
Al momento, nel solo bellunese, sono attivi oltre 250 volontari mentre sono stati messi in preallerta gruppi di tutto il Veneto, in modo particolare le unità formate per fronteggiare il rischio idrogelogico.
Si tratta di gruppi particolarmente attrezzati con macchine movimento terra, imbarcazioni, gruppi elettrogeni e idrovore.
Allertate anche tutte le unità subacquee.
Lo comunica l’Unità di crisi della Protezione Civile regionale.