“Fare presto e fare bene!! Questa è la sfida che ci siamo dati per il ritorno alla normalità, ma anche per potenziare la vivibilità del territorio dopo Vaia” .
Lo ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e Protezione Civile del Veneto Gianpaolo Bottacin in occasione di un intervento a San Vito di Cadore, nell’ambito del corso di cultura ecologica dedicato nello specifico alle foreste e ai danni dal vento organizzato dal Dipartimento TESAF (Territorio e Sistemi Agro-Forestali) dell’Università di Padova.
“Una sfida che vale anche per i milioni di metri cubi di legno a terra dopo la tempesta e che vanno rimossi – ha specificato l’assessore – . Lo stiamo facendo, organizzando le cose nei minimi dettagli, con un approccio tecnico scientifico che non lascia nulla al caso. Si pensi a titolo di esempio ai 120 siti valanghivi che abbiamo censito, di cui ben 86 con possibili effetti impattanti su edifici (che sono oltre 500 all’interno dei siti interessati) e che stiamo monitorando affinché tutte le procedure avvengano in totale sicurezza e con il minor disagio possibile anche per le tante attività in essere sul territorio”.
“Un metodo, il nostro, che sta raccogliendo consensi in molte parti d’Italia dove ci invitano a portare la nostra testimonianza” .