Si è svolta ad Adria, presso il locale teatro comunale, la commemorazioni di quel devastante evento che il 14 novembre 1951, settant’anni fa, colpì nel cuore questa terra a causa dell’esondazione del Po.
Probabilmente la più grande alluvione del secolo scorso e comunque uno dei più grossi disastri idrogeologici italiani.
Presente, per ricordare quell’evento in rappresentanza dell’Amministrazione regionale e del presidente Zaia, anche l’assessore Gianpaolo Bottacin.
“La storia deve servire da monito – ha sottolineato l’asssessore nel suo intervento -. Gli importanti investimenti in termini di sicurezza che in questi anni stiamo compiendo vengono infatti svolti anche nella consapevolezza che, sebbene il rischio zero non potrà mai esistere, è nostro dovere di amministratori e cittadini fare tutto il possibile perché accadimenti come quelli che ricordiamo oggi non debbano avere le conseguenze che allora ebbero. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma siamo sulla strada giusta e la Regione Veneto è in prima linea in tal senso. Non è un caso infatti se altri eventi calamitosi di notevoli dimensioni che si sono succeduti negli ultimi anni, tra i quali Vaia, pur nella loro tragicità hanno avuto conseguenze molto meno gravi di quelle accadute qualche decennio prima”.
Ad Adria la commemorazione a settant’anni dalla grande Alluvione che colpì il Polesine