Sopralluogo a Mori in Trentino, assieme ad esponenti anche della Provincia Autonoma, della Lombardia e di AiPO, presso l’imbocco della galleria Adige-Garda, che rientra tra i maggiori scolmatori di piena esistenti in Italia, dove si possono derivare dal fiume Adige fino a 500 metri cubi al secondo che poi vengono restituiti a Torbole nel lago di Garda.
Un’opera preziosissima per la sicurezza del territorio, la cui realizzazione era iniziata nel 1939 ed è stata completata alla fine degli anni Cinquanta. Un’opera che viene usata solo in situazioni di reale necessità, ma che è vitale per salvare gli abitati a valle del fiume.
Fondamentale è stato il suo utilizzo nell’alluvione del 1966 (quando si derivarono 492 mc/s), ma altresì nel 2018, ultima volta in cui abbiamo attivata la galleria in occasione di Vaia, una scelta decisiva per evitare (derivando 350 mc/s) che Verona fosse allagata.
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