Dall’individuazione dei luoghi colpiti dagli eventi atmosferici emergenziali alle ricognizioni dei danni subiti nei vari territori, per poi gestire con la massima efficienza i fondi che vengono stanziati dalla Regione o dal Fondo di Protezione Civile per il ripristino delle precedenti condizioni di sicurezza.Questa è la mission della struttura “Gestione post emergenziale” appositamente costituita dalla Giunta regionale per dare risoluzione con immediatezza agli eventi calamitosi.
La razionalizzazione delle risorse
Dal 2010 si sono succeduti eventi alluvionali quasi ogni anno nel Veneto : tra i principali “goal” messi a segno, oltre alla tempestività della Regione nel fornire il massimo supporto ai territori colpiti, anche intervenendo presso le competenti Istituzioni Statali per il riconoscimento degli “stati di Emergenza”, c’è sicuramente la capacità della Amministrazione regionale nella razionalizzazione delle risorse che arrivano da Roma per gestire le situazioni di criticità. Dal 2013 ad oggi, la puntuale gestione dei Piani di intervento predisposti nell’ambito delle gestioni Emergenziali (Commissari delegati) ha consentito di accertare le economie che mano a mano si realizzavano con la conclusione degli interventi finanziati, consentendone il reimpiego nell’ambito dei piani di ripristino delle aree colpite.
Un nuovo piano da 30 milioni nel 2017
A titolo di esempio, dopo il riconoscimento dello stato d’emergenza per l’alluvione dell’autunno 2010 la Regione ha ottenuto un finanziamento di circa 400 milioni per il Veneto. Ebbene, con riferimento a queste risorse, a conclusione del periodo d’emergenza e transitorio, con il definitivo passaggio della gestione in capo alla Regione si è provveduto a reimpiegare i fondi derivanti dalle economie accertate, predisponendo nel 2017 un nuovo piano da 30 milioni di euro per interventi degli Enti Locali, di difesa idraulica e mitigazione del rischio al fine di dare continuità al completamento dei Piani predisposti dal Commissario delegato. La rimodulazione, approvata dalla Giunta regionale, è stata autorizzata dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale alla fine della primavera dello scorso anno e le relative risorse, oltre a quelle necessarie per il completamento degli interventi in corso di realizzazione, sono state trasferite nel bilancio regionale in spazi finanziari privilegiati, per un importo complessivo di 128 mln di euro. Tra le opere principali finanziate e in corso di realizzazione di nuove casse di laminazione e altre opere di difesa idraulica.
Le economie delle gestioni
Analogamente, il 31 maggio di quest’anno si concluderà la gestione transitoria del post emergenza relativa agli eventi di gennaio e febbraio 2014, con il subentro della Regione. Le risorse della contabilità speciale inizialmente pari a 28 milioni di euro sono state incrementate con ulteriori 7 milioni derivanti dalla attività di accertamento delle economie delle gestioni emergenziali antecedenti il 2010.Anche in questo caso le economie, in corso di accertamento, consentiranno di proporre il finanziamento degli interventi, causalmente connessi all’evento, che, per la limitatezza delle risorse, non hanno potuto, ad oggi, vedere il finanziamento. Acquisita la prescritta approvazione potranno essere gestiti direttamente nel bilancio regionale nell’ambito dei predetti spazi finanziari privilegiati.
3 milioni di euro dalla Regione per la Riviera dopo il tornado
Analogamente per gli eventi dell’8 luglio e 4 agosto 2015, a fine anno si chiuderà lo stato emergenziale e la gestione post emergenziale passerà in capo alla Regione. Per quanto riguarda in particolare i danni derivanti dal Tornado che ha colpito la Riviera del Brenta, la Regione ha messo a disposizione 3 milioni di euro che, aggiungendosi ai Fondi Statali destinati al ristoro dei danni ai privati, consentiranno di coprire la maggior parte dei danni subiti dai cittadini che hanno partecipato alla procedura per il riconoscimento del contributo. Infine, tra le attività di rilevo della Struttura, vi è il supporto fornito alle gestioni Commissariali connesse agli eventi meteo e alla mitigazione del rischio idrogeologico attualmente in atto.
La ricognizione dei danni
A tale riguardo, con riferimento agli eventi di giugno e agosto 2017 che hanno colpito il territorio di Cortina del litorale e di buna parte della fascia prealpina veneta(OCDPC 515/2018), la struttura fornisce supporto, tra l’altro, alle attività commissariali di ricognizione del fabbisogno per il ripristino del patrimonio pubblico e di quello edilizio privato e delle attività economiche danneggiate che avviene per il tramite dei Comuni, che garantiscono l’adeguata pubblicità. Per tale recente attività in corso si rinvia al link http://www.regione.veneto.it/web/gestioni-commissariali-e-post-emergenze/patrimonio-privato-e-attivita-produttive
La nuova procedura di liquidazione dei risarcimenti
Dal 2016 il riconoscimento dei contributi per far fronte ai danni subiti in occasione di eventi per i quali sia stato riconosciuto lo stato di Emergenza nazionale avviene sulla base delle predette ricognizioni e, subordinatamente alla individuazione delle necessarie risorse da parte dello Stato, tramite una nuova procedura, sotto forma di finanziamento versato direttamente dagli istituti bancari ( che ricevono sia la quota capitale che gli interessi dallo Stato) al cittadino che ha già pagato l’impresa per i danni subiti, o direttamente all’impresa che ha realizzato i lavori, eliminando i passaggi di denaro tra Enti. Attività che viene svolta prevalentemente dai Comuni con il supporto della Struttura.