“Migliorare le condizioni di sicurezza idraulica di un’area davvero importante per il territorio con una serie di manutenzione all’interno del torrente Rai, ma anche sui suoi affluenti”. Con queste parole l’assessore al dissesto idrologico Gianpaolo Bottacin sintetizza l’incontro avuto con il Comune di Alpago e l’Unione Montana e dedicato all’area di Paludi, dove sorge la seconda zona industriale della provincia.
“Insieme anche alle strutture regionali del Genio civile e dei Servizi forestali, che hanno partecipato all’incontro svoltosi presso i nostri uffici territoriali di Belluno, abbiamo fatto il punto della situazione, suddividendo i compiti tra i vari soggetti preposti e come Regione ci siamo anche assunti l’onere di definire un percorso per prenderci in carico la gestione degli impianti idrovori localizzati nell’area”.
“Questo ci consente – spiega l’assessore -, integrando la nostra attività regionale con quanto previsto dal piano di Protezione Civile di Alpago, di garantire la massima efficacia in caso di eventi alluvionali che possono essere sempre dietro l’angolo”.
“Per non lasciare nulla al caso sul tema mi sono confrontato ieri anche con il professor D’Alpaos, un luminare dell’idraulica che non ha bisogno di presentazione, e sono altresì in contatto con Enel per un approfondimento invece sulla gestione degli scarichi del lago di Santa Croce”.
“Si tratta di una zona di rilievo strategico per il territorio – conclude Bottacin -, tant’è che nei giorni immediatamente successivi all’alluvione di inizio dicembre avevamo da subito avviato interventi per oltre 900mila euro, che sono ora in fase di svolgimento avanzato. Ovviamente il nostro lavoro non si ferma qui: abbiamo poi in programmazione anche ulteriori interventi di più ampio respiro da diversi milioni di euro, ma nel frattempo puntiamo sul consolidamento delle manutenzioni”.