“Dall’inizio dell’anno abbiamo già svolto quattordici corsi specialistici sul rischio elettrico per volontari capisquadra, un corso base per sindaci e amministratori locali, due corsi specialistici sul rischio idraulico e uso delle pompe, due corsi specialistici anche in relazione alla protezione dei beni culturali, quattro corsi per le nostre diverse strutture presenti sul territorio. Abbiamo poi organizzato, a fine maggio, una due giorni sul nuovo Codice della Protezione Civile dedicata il primo giorno alle istituzioni con quattrocento partecipanti e il secondo ai volontari con oltre duecento partecipanti. Continuiamo inoltre i percorsi didattici di Scuola Sicura Veneto all’interno delle scuole primarie e secondarie venete con oltre venti giornate tra primavera e autunno” a dirlo l’assessore alla Protezione Civile del Veneto Gianpaolo Bottacin, organizzatore del corso che si è svolto oggi a San Vito di Cadore rivolto agli amministratori locali ma anche alle regole dell’Alto Bellunese ed espressamente dedicato al tema dei temporali.
“E’ uno degli impegni che ho preso con volontari e amministrazioni – spiega Bottacin – e lo sto seguendo quotidianamente insieme alle strutture, ben consapevole dell’importanza di garantire massima professionalità e conoscenze in materia in capo ai soggetti interessati”.
Durante la giornata formativa di San Vito si sono approfondite le tematiche relative alla previsione dei temporali, agli specifici allertamenti e a come leggere i vari bollettini in materia, ma anche gli effetti dei temporali sulle zone montane come le colate di fango o i debris flow. La giornata si è quindi conclusa con alcuni approfondimenti sulla pianificazione di protezione civile e la gestione dell’emergenza. Oltre alle strutture dell’assessorato (con interventi di Germano Dal Farra, Rocco Mariani, Riccardo Rossi e Roberto Taranta), hanno fornito il loro contributo anche ARPAV (Franco Zardini) e il Centro Funzionale Decentrato (Vincenzo Sparacino).
“Ovviamente non ci fermiamo qui – conclude Bottacin -, quello di San Vito è solo il primo appuntamento del secondo semestre che ci vedrà presenti con decine di ulteriori corsi in tutti i territori del Veneto, attraverso i quali miriamo a raggiungere la maggior parte dei nostri diciottomila volontari ma non solo”.